E-Commerce – L’Italia ama gli acquisti on line

18 Set

L’E-commerce è la nuova passione on line del Bel Paese. A svelarlo è Net Retail – Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani un recente studio elaborato da Human Highway in collaborazione con NetComm e in partnership con Banzai, Postecom e QVC. Secondo i dati raccolti sarebbero 21.4 milioni (il 70% degli utenti) gli italiani che hanno acquistato on line almeno una volta. Vediamo insieme i dettagli.

E-commerce, dati esplosivi

Ciò che maggiormente colpisce dello studio non sono i più di venti milioni di utenti sporadici (cifra certamente notevole), quanto piuttosto i 10 milioni di acquirenti abituali (33% del totale degli internauti). Ciò significa che anche in Italia, nonostante sia un Paese a forte tasso di digital divide, l’acquisto on line si sta avviando a diventare una pratica comune.

E-commerce_dati

Non è certamente un caso se nell’ultimo anno il numero degli acquirenti abituali abbia subito un’impennata del +26%. Altro dato interessante è quello del mezzo utilizzato per completare l’ordine sul web: dei 16 milioni di e-shopper registrati negli ultimi tre mesi, il 16.4% ha utilizzato una app e il 10% il proprio smartphone

E-commerce_mobilità

Elemento che non stupisce, visti i dati Audiweb che qualche mese fa ci svelavano che l’italiano medio naviga spesso da dispositivo mobile. Complessivamente nel 2013 il valore degli acquisti on line ha superato i 14 miliardi di euro e dovrebbe raggiungere i 18 miliardi entro fine 2014 (+25% rispetto al 2013). Senza dimenticare che il valore mensile degli acquisti on line ha superato i 1.4 miliardi di euro, una cifra in continua crescita.

E-commerce – Non solo elettronica

Numeri interessanti anche quelli relativi al tipo di prodotti acquistati: tra novembre 2013 e maggio 2014 arretrano i cosiddetti beni digitali [44.1%] e aumentano i beni fisici [55.9%], tra cui abbigliamento, cosmetici e libri. Un dato in controtendenza rispetto ai precedenti che vedevano l’acquisto di apparecchi elettronici (smartphone, tablet, LED tv…) surclassare quello di beni fisici, acquistabili off line.

E-commerce_beni_fisici

Gli utenti, pur avendo la possibilità di acquistare un determinato prodotto in un negozio decidono di acquistarlo on line. Ciò significa che l’elemento principale che teneva gli italiani lontani dall’acquisto di prodotti fisici, la scarsa fiducia nel retailer on line, sta sfumando e questo anche razie agli strumenti di feedback messi a disposizione.

L’e-commerce, in buona sostanza, sta muovendo veri e propri passi da gigante e, nei fatti, verrà a essere sempre più integrato con gli acquisti off line. Senza contare l’importante ruolo giocato dai social media. Basti pensare alla centralità che presto inizierà a ricoprire Twitter nel retail con il nuovo bottone Buy Now. E Facebook? Staremo a vedere. Stay tuned!

Facebook – Novità Estate 2014

12 Set

Questa strana estate non ha portato solo temperature piuttosto basse e cielo plumbeo un po’ ovunque, ma anche qualche succosa novità su Facebook. Troppo intenti a godervi le vacanze e vi siete persi qualche update del social network di Zuckerberg? Nessun problema, vi aggiorniamo noi con un menu tutto da gustare.

click-baiting

Eclatante esempio di click-baiting su Facebook [businesspeople.it]

Facebook pare abbia finalmente tentato di porre rimedio a una delle tendenze più riprovevoli: il click-baiting ovvero «[…] quando una pagina fan pubblica link con titoli che incoraggiano le persone a cliccare per “vedere di più” senza offrire molte informazioni su ciò che verrà visualizzato» [Forbes].

Antipasto

Prima di iniziare ufficialmente il nostro viaggio alle novità estive di Facebook, vi solletichiamo il palato con un piccolo antipasto. Choose Expiration, questo il nome di uno strumento attraverso il quale si potranno auoteliminare i post. Il test è stato attivato solo su alcuni utenti che accedono a Facebook attraverso l’applicazione per iOS, su iPhone e iPad.

Facebook_Choose Expiration

Grazie a un menu a tendina si può scegliere entro quanto tempo un post pubblicato si auto-eliminerà. Il Choose Expiration consentirebbe di commentare le notizie più calde senza ingombrare la bacheca dei vostri contatti per troppo tempo. Vi terremo aggiornati se questa opzione, disponibile ora solo per pochi, verrà ufficialmente rilasciata.

Primo piatto

Dopo questo stuzzicante antipasto, proseguiamo il nostro percorso alle novità estive di Facebook con un primo piatto molto ricco: Radius-based ads. Grazie ad esso, finalmente, i marketer potranno individuare il loro pubblico di riferimento per le inserzioni aggiungendo ai soliti parametri (sesso, età…), una geolocalizzazione dell’annuncio sulla base della vicinanza dell’utente a un determinato luogo. Le Radius-Based Ads, come suggerisce lo stesso nome, sarebbero in grado di definire un raggio di minimo 1 km attorno all’area selezionata dall’inserzionista. Innegabile che questo strumento è stato sviluppato per gli utenti connessi via dispositivo mobile e, visti i dati relativi agli italiani e il mobile, pare che Mark abbia visto lungo.

Facebook_RadiusAds

Secondo piatto

Ancora affamati? Abbiamo ancora qualcosa di saporito da proporvi. La seconda portata del nostro viaggio alle novità estive di Facebook ci porta nel mondo degli amati/odiati video. Con l’autoplay, la successiva introduzione del ranking sui video a inizio estate accompagnata dalle tanto attese metriche, il social network blu ci ha dato dei chiari segnali sulla direzione presa a livello strategico nello sviluppo dei video su Facebook. Ora l’ultima novità nelle parole di Fidji Simo, Product Management Director direttamente dalla newsroom di Facebook:

“A partire dalla prossima settimana [14 settembre, ndr], gli utenti saranno in grado di vedere quante visualizzazioni ha ricevuto un determinato video su Facebook. Le visualizzazioni verranno mostrate su video pubblici sia da parte di persone che di pagine, per aiutare le persone a scoprire nuovi video popolari”.

conteggio_visualizzazioni facebook

In più, al termine della visualizzazione vengono proposti i RelatedVideos, ovvero dei video in qualche modo correlati con quello appena visto.
conteggio_visualizzazioni_related videos

Dolce

Siete pieni, ma sentite che c’è lo spazio per qualcosa di dolce? Eccovi serviti. Sulla app di Messenger è possibile scarabocchiare a mano direttamente sulle immagini. Per ora il tool è disponibile solo per dispositivi Android.

fb-messenger

Alcune delle novità che abbiamo visto fanno parte di una strategia ampia e complessa mentre altre sono dei piccoli test per capire come si muoverà il mercato. Che siano in fase di testing o meno, provvederemo a informare i nostri lettori su tutte le ultime news relative a Facebook. Stay tuned!

Social Marketing Report Giugno

24 Lug

Il Social Marketing Report curato da Social Bakers relativo al mercato italiano di giugno ci svela alcuni elementi interessanti. Concentriamo l’attenzione esclusivamente sui due principali social network: Facebook e Twitter. Diamo uno sguardo.

Facebook

Dall’analisi di Social Bakers emerge chiaramente come su Facebook, tra le cinque industrie per somma di fan, il primo posto è conquistato dal settore FMCG Food, ovvero tutto il cibo processato e in scatola, con quasi 40 milioni di fan.

Al secondo posto, piuttosto distante con i suoi 27 milioni di fan, si piazza il settore Moda e a seguire e-commerce, elettronica e beauty tutti tra i 9 e i 14 milioni di fan. Torniamo un attimo sul “secondo classificato”, il settore Fashion.

Qui il dato interessante è il +7.68% di fan che il settore moda raggiunge rispetto al mese di maggio: si passa da 25 milioni di fan agli oltre 27 in appena trenta giorni. Il mese di giugno è stato per tutti il mese dei Mondiali di calcio e anche Facebook non ne è stato immune.

Nike Football Video Mondiali 2014

Nike Spot on Facebook

Il post del mese è quello della Nike con il video animato dal titolo The Last Game che ha generato 148.000 interazioni con un engagement rate del 14.7%. Parliamo ancora dei mondiali con “l’impresa” di Rocco Siffredi lanciata da Durex: astenersi dal sesso sino a quando l’Italia sarebbe stata in gioco.

Per il celebre pornodivo è stata un’avventura non troppo faticosa visto che l’Italia è stata eliminata presto, ma allo stesso tempo altamente soddisfacente per la Durex capace di generare oltre 100.000 interazioni totali con un ER pari al 10.9%.

Durex

Durex Advertising

Twitter

Se ci spostiamo sul social dell’uccellino blu, si può notare qualche sostanziale cambiamento rispetto al mese precedente. Grande protagonista è Wind che conquista la vetta per interazioni, vicino ai 12.000 tweet totali.

Il dato, oggettivamente molto alto, va interpretato soprattutto alla luce del cosiddetto #winddown, ovvero il blackout della Wind del 13 giugno che ha coinvolto un po’ tutto il Paese.

In buona sostanza, il mero numero non considera il sentiment che, in questo specifico caso, è stato nettamente negativo per il disservizio arrecato: tra le parole più utilizzate “disagio” compare per ben 906 volte.

Wind

Una ironica copertina rappresentativa del blackout Wind [www.theapplelounge.com]

Al secondo posto troviamo un altro operatore mobile, Tim che con oltre 9000 interazioni registra un +112% rispetto alla media degli ultimi 5 mesi. Al terzo posto si conferma, come nel mese precedente, Adidas con quasi 6000 tweet e, fuori dal podio, Vodafone che insieme ad Alitalia contano circa 4000 interazioni ciascuno.

Non è certamente un caso se su cinque posizioni 3 siano occupate da operatori di telefonia mobile: è oramai acclarato che Twitter sia piattaforma notevolmente utilizzata per il customer care, in particolare in questo tipo di settore.

Per chi volesse approfondire il Social Marketing Report del mese di giugno relativo all’Italia, può trovarlo a questo link.

Gamification, un futuro tutto da scrivere

16 Lug

Da diversi anni si parla del fenomeno gamification, ovvero l’applicazione di meccanismi tipici dei giochi (regole, livelli e ricompense) in relazione a dinamiche di brand che aiutano a promuovere la fidelizzazione della clientela.

I brand possono sfruttare la gamification per coinvolgere i consumatori a capire meglio i loro prodotti e renderli dei veri e propri ambasciatori del marchio.Un’interessante studio della Gartner rivela che la gamification è un trend che già nel 2015 ridisegnerà il 25% dei processi aziendali e crescerà di più di 2.8 miliardi di dollari nel 2016.

gamification

Gamification: best practices

Un’interessante (quanto ottima) attività di gamification è quella di Nike+, applicazione che consente agli utenti di impostare gli obiettivi sportivi personali. Una volta raggiunti traguardi importanti l’app premia gli amateur con messaggi di congratulazioni da parte di atleti professionisti. Tornando ai numeri, nel 2011 si è registrato un incremento del 40% sugli inscritti a Nike+, portando un aumento del 30% sui ricavi del settore corsa.

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Screenshot dell’applicazione Nike+

La “ludicizzazione” ben si sposa, inoltre, con tutto ciò che rappresenta il mondo dei social media. Heineken, ad esempio, ha organizzato un contest durante gli US Open di tennis del 2013 utilizzando esclusivamente Instagram. Il progetto, durato 3 giorni, ha ottenuto strabilianti risultati registrando 15.000 partecipanti e un incremento del 20% sui follower dell’account americano.

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Screenshot del contest organizzato d aHeineken (ph. blog.goodbarber.com)

Il futuro della Gamification

Ebbene, dov’è diretta la gamification oggi, quali sono le prospettive future? 

I consumatori sono stanchi di partecipare a decine di programmi di fidelizzazione vecchio stile con la semplice raccolta punti. Il consumatore è sempre più prosumer e vuole essere riconosciuto dal brand con un ruolo attivo.

Lo studio portato avanti da Gartner svela che entro il 2020 potrebbe emergere un piccolo ma consistente e dominante gruppo di loyalty platforms guidato da una serie di fattori tra i quali troviamo:

  • Sponsorizzazione cross-brand e partecipazione – Le “piattaforme fedeltà” sono in grado di attrarre i prosumer solo se molti dei rivenditori, servizi e marchi fanno parte del programma. In questo modo le loyalty platform saranno in grado di offrire premi altamente esclusivi e di varia natura.
  • Livelli riconosciuti – Diventare silver/gold  member prevede il riconoscimento e la legittimazione attraverso la rete del marchio. Significa, altresì, che il prosumer è riconosciuto in tutta la brand community come membro rilevante.
  • Punti=moneta virtuale – I punti possono essere scambiati per beni, servizi o altri premi, e possono essere trasferiti anche ad altre persone sotto forma di regalo.

Game design, quando la forma veicola il contenuto

Secondo lo studio di Gartner, i brand (come anche i rivenditori e fornitori di servizi) dovranno monitorare lo sviluppo delle loyalty platform per identificare quelle organizzazioni emergenti che le gestiscono. In particolare, un elemento che attualmente non è considerato come si dovrebbe è il game design. Cioè come il gioco viene effettivamente concepito, la sua usabilità (se si riesce a giocare agevolmente) e le dinamiche interne. 

game-design

Nelle parole di Brian Burke, vice presidente di Gartner: “Attualmente si dovrebbe puntare sugli elementi di game design più sottili e più importanti, come il bilanciamento competizione/collaborazione, o la definizione di una economia di gioco significativoInvece il focus è sulle meccaniche di gioco evidenti (punti, badge e classifiche) e come risultato, in molti casi, i brand si limitano a dare punti e badge senza criterio e senza considerare il target di riferimento”

Il futuro della gamification sarà, in sostanza, dei pochi che si aggregheranno dando vita a considerevoli partnership sempre monitorando come cambia e si evolve il proprio target conferendo a quest’ultimo tutta la rilevanza che merita un prosumer-giocatore piuttosto che un semplice consumatore passivo da “colpire”.

Se volete approfondire il tema gamification vi consigliamo qualche utile link: qui (in italiano) qui, qui e qui (in inglese).

 

Gli italiani e il mobile nel 2014 secondo Audiweb

10 Lug

Noi italiani siamo stati tra i primi al mondo ad avere più di un cellulare a testa e questo anche prima che gli smartphone prendessero piede.

L’amore del Bel Paese per il mobile viene confermato anche da un recente studio di Audiweb (in collaborazione con Nielsen) sul consumo degli italiani di internet da dispositivo mobile. Vediamo quali sono i dati più rilevanti.

Audiweb mobile trends

Smartphone is the king

I dati raccolti fanno riferimento al trimestre gennaio-marzo 2014 e subito emerge un elemento interessante tra gli utenti presi in analisi (18-74 anni): il trend del mobile è in netta crescita con un incredibile +3.1% tra dicembre 2013 e marzo 2014. Anche il dato sul consumo degli italiani di internet da tablet è interessante: in un anno è più che raddoppiato (+113%). Nonostante questo straordinario risultato, non sono pochi a pensare che questa tendenza positiva del tablet sia in fase terminante.

dispositivi mobili usati nel 2014

Almeno due dispositivi

Vediamo un altro dato fornito da Audiweb, ovvero attraverso quali dispositivi si connettono gli italiani. Considerando anche solo le tre percentuali più alte, sono emersi degli interessanti elementi di riflessione: al primo posto, con uno schiacciante 39%, ci si accorge che l’italiano medio preferisce l’utilizzo sia del pc che dello smartphone per connettersi a internet. In seconda posizione, con il 37%, troviamo chi preferisce navigare sul web solo da pc. Percentuale consistente, ma sempre da considerare in relazione al range di età piuttosto ampio degli utenti (18-74 anni). Alla posizione più bassa del podio si assestano gli italiani possessori di pc, smartphone e tablet (14%). Ciò significa che quasi 5 milioni di persone, nonostante la crisi, investono in tecnologia e preferiscono connettersi attraverso tre dispositivi.

Audiweb mobile only reach giornaliero

Mobile only

Proseguendo nella lettura dello studio Audiweb sulla connessione al web attraverso smartphone/tablet, veniamo a scoprire che gli italiani, nel giorno medio, per la maggior parte (37%) naviga solo ed esclusivamente da dispositivo mobile. Subito seguita dal fenomeno del cross-screen, ovvero l’utilizzo di diversi mezzi per la connessione al web. Unico dato che si distacca dal trend è l’utilizzo degli over 50 caratterizzato da un massiccio utilizzo del cosiddetto desktop computer.

Audiweb mobile per fascia oraria

 Always on

Dati che non stupiscono, quelli relativi alla fruizione di internet nel giorno medio: il mobile la fa da padrona con una connessione continuativa dalle 9 alle 21, momento nel quale si ha l’unica reale flessione negativa. A resistere, appare dal grafico, è la connessione da pc utilizzata nella fascia serale, probabilmente per fruire di contenuti multimediali (film, serie tv…) che necessitano di schermi più grandi e a maggiore risoluzione grafica.

Audiweb tempo speso online: categorie top

Cosa facciamo sullo smartphone?

Gli italiani sul mobile si concentrano maggiormente su quattro categorie, come si legge dal grafico. Da questi dati emerge che l’italiano medio si connette via mobile per entrare sui social network, trovare informazioni relative al cellulare (per acquistarne uno o per hackerare il proprio e ottenere prestazioni migliori), vedere video di intrattenimento e accedere a portali generici per cercare informazioni (Google, Yahoo, Libero, etc.). In sostanza, l’istantanea scattata da Audiweb ritrae un italiano sempre connesso che non rinuncia mai a essere on line. A questo proposito abbiamo trovato di particolare interesse l’analisi fatta da Gli Squadrati proprio in relazione all’always on. Trovate un’interessante infografica relativa a come sta cambiando il mobile nel mondo, qui.